Il governo arriva con la “novità” del cashback di stato… ma di novità non si tratta.
Ti racconto come ho conosciuto io il Cashback, come ho convenzionato la mia azienda in questo circuito e come questo ha prodotto per me vantaggi dalle spese quotidiane e nel fatturato della mia attività.
? Era il 2003.
In Austria nasceva una azienda che basava il suo business sul cashback… io non lo sapevo, Lavoravo con Partita IVA a Bologna, mi godevo il mio primo anno di matrimonio e lei (l’azienda) cresceva.
? Era il 2009.
L’azienda porta il suo circuito in Italia dopo averlo attivato in altri paesi europei… io non lo sapevo, mi godevo il secondo anno del mio secondo figlio e lei cresceva.
? Era il 2012.
Mi iscrissi gratuitamente (grazie ad una amica che oggi purtroppo non è più con noi) ad un circuito che prometteva cashback (ritorno di denaro) ad ogni acquisto nelle aziende convenzionate.
Ero l’iscritto nr. 35477. Le aziende erano poche.
Lo provai. Funzionava! I soldi tornavano sul conto corrente, pochi, ma sempre buoni!
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
Era il 2013.
Abbandonai il fatturato fisso derivante da un unico cliente storico per tornare sul mercato con la mia Partita IVA dovendo ricostruire tutto il mio pacchetto clienti… e il mio fatturato.
? Era il 2014.
A Milano durante un evento del circuito, conobbi Gabriele Ciriello titolare della Advancemedia di Treviso che proponeva tra le altre cose, connessioni ADSL con cashback. Lo provai. Funzionava molto bene. 6 mesi dopo ne diventai rivenditore. Io iniziai a rivendere i suoi servizi, lui rivendeva i miei.
Continuavo a spendere ricevendo cashback.
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
? Era il 2014.
Ancora a caccia di clienti e fatturato, portai la mia azienda nel circuito del cashback per utilizzare il loro sistema di fidelizzazione e marketing.
Solo due mesi dopo la convenzione, presi il primo lavoro da un cliente iscritto al circuito in Valle D’Aosta! Funziona!
Continuavo a spendere ricevendo cashback.
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
? Era il 2015.
Nasceva la mia terza figlia (l’unica femmina).
A stare sulla porta aspettando i clienti il marketing non funziona. Iniziai a darmi da fare per promuovermi, farmi conoscere nel circuito. Studiavo il circuito e gli strumenti, lo proponevo, mi proponevo.
Il fatturato e i clienti crescevano.
Continuavo a spendere ricevendo cashback.
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
? Era il 2016.
Partecipai alla prima fiera nazionale per aziende convenzionate. Era a Verona. Conobbi anche Andrea Biondi della Biondi Informatica di Pietrasanta. compro da lui il mio primo portatile ricondizionato per mio figlio. Poco tempo dopo io rivendo i suoi computer, lui rivende i miei servizi.
Continuavo a spendere ricevendo cashback.
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
? Era il 2017.
Entrarono nel circuito i primi BIG: MotoGP, Inter, Roma.
La mia azienda veniva inserita sui loro rispettivi portali Cashback… GRATIS!
(se non ci credi: MotoGP, A.S. Roma, Inter)
Continuavo a spendere ricevendo cashback.
Il circuito cresceva. Non tutti ci credevano.
? E’ il 2020.
Ho quasi più clienti fuori regione che dentro. Ho lavorato con clienti in Valle d’Aosta, in Piemonte, in Lombardia, moltissimo in Veneto, in Friuli e in Toscana. Ma ho avuto contatti e richieste anche da Puglia e Campania.
Oltre il 30% del mio fatturato è registrato nel circuito del cashback e oltre la metà proviene da clienti non registrati da me. Ho avviato collaborazioni importanti con altre aziende in Cashback che mi portano fatturato e alle quali io porto fatturato.
Ad oggi ho avviato più di un progetto con Advancemedia di Gabriele Ciriello e molti altri ne abbiamo in cantiere. (scoprili su webeenet.it)
Ho conosciuto gente fantastica, clienti da tutte le parti d’Italia così come io stesso ho acquistato da aziende di tutta Italia (l’ultima, visto che siamo in periodo natalizio, un pacco di panettoni e creme al pistacchio direttamente da Bronte, ovviamente con cashback!).
Ma soprattutto: ho aumentato il mio fatturato!
Ho sempre ricevuto Cashback sul conto corrente. Grazie al passaparola, grazie al circuito.
Non tutti ancora ci credono. Il circuito continua a crescere.
? E’ il 2020.
Il governo italiano si “inventa” il cashback. Forse funzionerà (coperture permettendo), ma solo a certe condizioni con limite massimo di 150€ a dicembre. Non tutti ci credono. Il nostro circuito continua a crescere, oltre tutto il nostro cashback è sommabile a quello del governo, quindi… doppi vantaggi!
? E’ il 2020.
Penso che ad oggi abbiamo oltre 25.000 aziende convenzionate in ogni settore merceologico. Penso che posso ricevere cashback su tutti i miei acquisti, a partire dalle utenze di casa come luce, gas, ADSL. Di recente anche sulla spesa al supermercato.
Quando posso, scelgo di spendere nelle aziende convenzionate perché anche loro come me hanno creduto nel circuito e meritano di ricevere fatturati.
Perché? Perchè spero che loro facciano lo stesso con me e propongano lo stesso comportamento ai loro clienti!
E’ una economia collaborativa!!!
Non ho limiti di cashback, lo ricevo tutto, tutto l’anno, online e offline.
Non ho limiti di spesa.
Non ho vincoli di pagamento.
Uso la mia iscrizione se voglio e quando voglio (il più possibile).
La uso in 51 paesi al mondo (non che viaggi molto, ma c’è anche questa possibilità).
La propongo senza impegno ai miei amici e clienti, non tutti si registrano, non tutti ci credono.
Il circuito cresce lo stesso.
Ma qual’è il segreto del circuito?
E’ interamente sostenuto dalle aziende! Il cashback, i punti, tutto quello che si sposta a livello di vantaggi, bonus, commissioni, è fatturato come spesa di marketing all’azienda stessa (quindi è un costo detraibile al 100%).
Cosa cambia dallo sconto tradizionale?
Per semplificare… la tua azienda vale quanto fattura.
Se vendi per 100.000 € ma sconti 10.000 € ai clienti, fatturi 90.000 € e la tua azienda vale 90.000. Hai un mancato incasso di 10.000 €!
Se fatturi 100.000, riconosci il cashback ai clienti e hai spese detraibili per 10.000€, la tua azienda vale sempre 100.000. In più, hai tutta una serie di strumenti di marketing e di fidelizzazione da non sottovalutare.
Ora, tira tu le somme. Che tu ci sia o no, che tu ci creda o no, il circuito cresce. Se non lo usi, stai lasciando dei soldi al mercato!
Ma tornando al circuito Cashback…
Tu ci credi? Ce l’hai l’iscrizione? La usi?
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