Nel campo dell’informatica, si sa, l’evoluzione è inarrestabile;
ciò che si evolve non è solo la tecnica ma anche il linguaggio. Fino qualche anno fa, non esisteva il termine “social network” tantomeno i siti definiti tali, non esisteva il “web 2.0” o il cloud.
Ciò nonostante, volenti o nolenti, questi termini sono entrati nel nostro quotidiano.
Quanti e quali sono i termini che giornalmente usiamo o sentiamo in ambito tecnologico è una lista piuttosto nutrita; quelli su cui mi soffermerò oggi riguardano principalmente i software, ovvero termini che possono fare chiarezza al momento del download di un software o che possono aprirci porte a soluzioni che non conoscevamo.
Sto parlando di termini come Shareware, Freeware, Open Source.
Tradizionalmente, la maggior parte degli utenti conosce i software Microsoft o Apple, che spesso (oltre a quelli in stock con il sistema) sono a pagamento. I più “smaliziati” conoscono modi di utilizzare questi software senza versare un centesimo, tuttavia, esistono decine di alternative che escludano il pagamento o utilizzo di soluzioni “fuorilegge”.
Innanzi tutto sfatiamo il mito che un software a pagamento è meglio di uno gratuito.
Certo, dove c’è una azienda che investe milioni di € in ricerca e sviluppo, deve esserci profitto e c’è sicuramente una qualità “costruttiva” elevata, ma siamo sicuri che a pagamento sia meglio?
La risposta dettata dall’esperienza diretta è: DIPENDE.
Dipende da cosa vogliamo o cosa ci serve
(spesso le 2 cose non coincidono).
La differenza la può fare la voglia di mettersi in gioco provando strade alternative piuttosto che quelle sicure e già battute, dalla voglia di sperimentare, di adattarsi a nuovi menu o posizioni dei pulsanti, dal tempo da dedicare nell’apprendimento di un nuovo software, o dall’esperienza di un amico o di un consulente nel guidare verso una scelta.
Ma andiamo con ordine e parliamo di termini.
SOFTWARE SHAREWARE
Lo shareware, conosciuto anche come trial, è una tipologia di licenza software molto popolare sin dai primi anni novanta. Vengono distribuiti sotto tale licenza in genere programmi facilmente scaricabili via Internet o contenuti in CD e DVD quasi sempre allegati alle riviste di Informatica in vendita in edicola.
Questo genere di software può essere liberamente utilizzato con limitazioni.
Solitamente si tratta di limitazioni temporali (es.: 30 o 60 giorni) con piena funzionalità del software, terminati i quali, viene richiesto l’acquisto di una licenza. Questo permette all’utente di valutare se il programma è più o meno quello che serve.
Alcuni shareware non hanno limitazioni di tempo ma limitazioni funzionali (esempio il nr. di fatture emesse per un programma di contabilità o l’assenza di stampa o di salvataggio dei dati); queste limitazioni ovviamente rendono inservibile il programma ed incentivano l’acquisto in caso se ne apprezzi il funzionamento.
Lo stesso principio è ripreso anche per applicazioni mobile (per quanto in questo ambito il termine shareware non è così utilizzato quanto trial o demo), la più famosa delle quali è Whatzapp: Gratuita per il primo anno, completamente funzionante anche successivamente ma con un periodo di blocco di circa 7-10 giorni ogni mese. Per chi ne fa un uso intenso, un blackout della messaggistica per una settimana è ovviamente fastidioso e sborserà volentieri i pochi centesimi di licenza annuale.
Per chi non volesse spendere nemmeno un centesimo per una applicazione, suggerisco una applicazione freeware.
SOFTWARE FREEWARE
Il freeware è distribuito indifferentemente con o senza codice sorgente, a totale discrezione dell’autore e senza alcun obbligo al riguardo. È sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni.
Il software freeware può essere accompagnato da banner pubblicitari (in questo caso di parla di Adware), in modo tale che sia il passaggio di pubblicità a pagare lo sviluppo e la manutenzione del programma.
I messaggi pubblicitari vengono normalmente scaricati tramite una connessione internet: per questo motivo capita anche che il software adware contenga spyware (tipo di software che raccoglie informazioni riguardanti l’attività online di un utente più o meno dichiaratamente).
Questo tipo di finanziamento del software è quello più diffuso nelle applicazioni Mobile gratuite; Acquistando la versione a pagamento, si rimuove la pubblicità ed in certi casi si dispone di funzionalità aggiuntive.
In alcuni casi i software freeware permettono una donazione libera (Donationware), per finanziare il progetto; tale donazione non è obbligatoria e non preclude il funzionamento dell’applicativo. Fare una donazione anche di uno o due dollari è comunque un segno di apprezzamento verso chi ha dedicato tempo e risorse nello sviluppo di qualcosa che troviamo utile.
Il software Freeware è comunque soggetto a Copyright.
SOFTWARE OPEN SOURCE
Open source (significa codice sorgente aperto), in informatica, indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso.
Vantaggi del software Open Source? Chiunque può accedere al codice sorgente di un programma, modificarlo, adattarlo o creare funzionalità che estendano quelle principali; Significa avere applicativi che crescono grazie al contributo non solo di una persona o di un team, ma di una intera comunità di sviluppatori.
Negli ultimi anni, il software Open Source ha avuto, grazie ad internet, una enorme diffusione e sta continuamente, rapidamente crescendo, fornendo prodotti software di altissimo livello.
Uno dei migliori esempi di Open Source è il sistema operativo Linux (sistema operativo alternativo a Windows o Apple).
Non penso di essere stato esaustivo sull’argomento, tuttavia spero di aver fatto maggiore chiarezza su queste 3 termini (che distinguono altrettante tipoligie di software) per i meno esperti e soprattutto aver messo a conoscenza i neofiti che a volte l’alternativa esiste.
“Il software è come il sesso: è meglio se è gratis!”
– Linus Torvalds (ideatore del sistema operativo Open Source Linux).