Dal prossimo 21 aprile 2015 avere un sito responsive sarà determinante per il posizionamento sul principale motore di ricerca, questo è quanto afferma Google in un annuncio fatto poche settimane fa. Si tratta di un cambiamento epocale che andrebbe a variare la pagina dei risultati a seconda del dispositivo dal quale si effettuano le ricerche:
Se state navigando da uno smartphone otterrete dei risultati,
se lo fate da un computer desktop ne avrete altri!
Questo avrà implicazioni per le realtà aziendali e commerciali che hanno investito sul web e per le quali internet è importante per il business. Molti, infatti, pur avendo un sito web ben posizionato, non hanno una sua versione mobile friendly e, se attualmente Google usa delle etichette accanto agli indirizzi web per favorire la visualizzazione corretta dai dispositivi mobili, a breve non le userà più, favorendo nelle prime posizioni del motore di ricerca solo i siti web responsive. Una simile mossa crea scompiglio, ma in realtà c’era da aspettarselo dato che, ad oggi,
il traffico internet da dispositivi mobili si attesta tra il 25% e il 35% di quello complessivo:
Google lo sa e vuole agevolare gli utenti!
Cos’è un sito responsive?
Si definisce un sito web responsive un sito che si adatta alle dimensioni del dispositivo da cui si naviga.
E’ sufficiente che un sito sia responsive per avere un buon posizionamento su Google? Purtroppo la risposta è NO! Ad oggi l’algoritmo di Google pesa quasi 200 elementi per il posizionamento di un sito che oltre ad essere responsive deve garantire una corretta esperienza a chiunque cerchi informazioni online. Per questo un buon sito web deve:
Essere Veloce
Un sito web lento, che non visualizza subito le informazioni e le immagini ha una probabilità maggiore di essere abbandonato, soprattutto se si naviga da dispositivi mobili;
Essere Usabile
La struttura del sito deve essere chiara, lineare e fruibile; meglio evitare colori esagerati, musiche di sottofondo, link poco visibili e pulsanti difficilmente cliccabili;
Avere contenuti organici
Non troppo lunghi, ben organizzati, caratterizzati da font della corretta dimensione e con una corretta struttura di titoli (h1, h2, h3, etc).
Fai un’analisi del tuo sito web e se riscontri che almeno uno di questi punti non è rispettato, probabilmente non hai un sito web ottimizzato.
Come non farsi penalizzare da Google?
Per non subire penalizzazioni e continuare a benificiare del lavoro di posizionamento svolto sul vostro sito web finora, sarà sufficiente “think mobile” e seguire le indicazioni che Google stesso dà a riguardo. Ovviamente il vostro lavoro è un altro, per cui affidatevi a professionisti del web che sapranno consigliarvi la strada più semplice ed economica affinché il vostro sito web non subisca antipatiche penalizzazioni dal 21 aprile 2015.
Il tuo sito è responsive?
Verificalo qui:
https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/