Facebook a pagamento? No. Ecco cosa sta succedendo

Facebook diventa a pagamento? NO. Ma qualcosa cambia e gli utenti da oggi potranno scegliere se...

Facebook diventa a pagamento? No, non lo diventerà anche se se online si è scatenato un putiferio, non si tratta di pagare per usarlo. Si parla di Privacy, protezione dati personali, profilazione utenti, GDPR e… fatturati!

Facebook a pagamento? No. Ecco cosa sta succedendo

Veramente metteranno Facebook a pagamento?

Negli ultimi giorni, META, l’azienda papà o mamma di Facebook, guidata da Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di modifiche nelle politiche dei servizi, che stanno già suscitando accese discussioni se non vere e proprie dichiarazioni di guerra degli utenti in tutto il mondo.

Lasciate che faccia un po’ di chiarezza.
Innanzi tutto, lasciate stare gli estremismi, smettete di strapparvi le vesti, i capelli, di inveire contro chiunque e minacciare di chiudere il vostro account Facebook: Facebook NON diventerà a pagamento.

Ma come??? Me lo hanno chiesto con un messaggio che non mi permetteva di usare la piattaforma se non facevo una scelta… è tutto vero! Ni… è vero che ti hanno chiesto (o lo faranno presto) di scegliere, ma non sarà sull’uso di Facebook. Per spiegarti meglio cosa è successo, devo fare un passo indietro.

Sito web di proprietà meglio dei social?

NORVEGIA, UNIONE EUROPEA, GDPR, AMICI E PARENTI…

Recentemente la Norvegia aveva sanzionato META rea di non aver fornito agli utenti una adeguata informativa sul trattamento dei dati personali e la loro relativa vendita ad aziende terze per veicolare pubblicità mirata in linea con le preferenze degli utenti stessi.

In pratica: Le autorità Norvegesi hanno chiarito (a tutto il mondo e si spera una volta per tutte) che: Facebook, come qualsiasi altro social gratuito, vive di pubblicità e, come si suol dire “quando qualcosa è gratis, il prodotto sei tu”.
I costi per tenere in piedi un “giochino” come Facebook sono fuori dall’immaginazione di un utente medio e, in qualche modo, per tenere aperta la “baracca” da qualche parte i soldi devono farli saltare fuori. E a chi li chiederanno se a te non chiedono nulla???

Si fa un gran parlare di Privacy, di trattamento dei dati ma fino ad ora, nessuno aveva realizzato che da che mondo è mondo, i social funzionano grazie ai dati e alle preferenze degli utenti (ben atterrati sul pianeta “dura realtà evidente”).

Ed ecco che arriviamo al dunque: l’Unione Europea ha vietato l’utilizzo dei dati personali degli utenti (nello specifico su Facebook e Instagram ma ci saranno ripercussioni su tutto il mondo dei social) per veicolare pubblicità mirata senza un adeguato consenso degli utenti stessi.

La tua privacy diventa una merce negoziabile.

Cosa succede se di punto in bianco i rubinetti che permettono ad un colosso di rimanere in piedi vengono chiusi totalmente o parzialmente? Che fatica a stare in piedi! Così, in linea con le richieste della UE, cerca di attutire il colpo nell’unico modo possibile. Te la faccio semplice:

META dice: “Non posso continuare a farti vedere pubblicità senza il tuo consenso (e quindi non posso guadagnare da te se tu non me lo permetti). Ti chiedo: preferisci continuare a vedere pubblicità mirata mentre stai sul mio social o pagare per non essere profilato (dal punto di vista pubblicitario) e coprire (molto limitatamente) i miei mancati guadagni?”

Questo è! Facebook NON diventa a pagamento, diventa a pagamento la tua scelta di non essere profilato a livello pubblicitario sulla sua piattaforma.
Ti suona strano? Allora ti faccio riflettere su una cosa: Hai presente tutte quelle APP per smartphone che ti mostrano pubblicità e ti chiedono di acquistare la versione a pagamento per non vederla più? Ecco, è esattamente la stessa cosa, quindi non dirmi che è strano.

Facebook (ma così tutti i social) ha sempre monetizzato attraverso la profilazione pubblicitaria, raccogliendo dati che permettono di mostrare annunci mirati agli utenti e che le aziende sono disposte a pagare bene, mooolto bene, perché un dato profilato, vende molto di più di un dato generico.

Il castello di carte è sempre stato davanti a tutti eppure pochi lo vedevano e adesso che è crollato, Facebook ha fatto l’unica cosa che poteva fare ma la questione è men che meno risolta. Questa manovra di far pagare mensilmente tutelando i dati, è davvero la soluzione o rappresenta solo l’arrivo di un nuovo modello di business?

Algoritmi, profilazione utente sui social network

SARA’ LA FINE DELLA PROFILAZIONE DEGLI UTENTI?

Eh no! Il discorso riguarda SOLO la profilazione pubblicitaria su Facebook! (per ora).
META continuerà a fare profilazione sulla tua attività online per mostrarti post, pagine, articoli, condivisioni di altri utenti, in linea con le tue preferenze e per farti interagire (tenerti attaccato) sempre più nella propria piattaforma; l’unica cosa che non potrà fare è vendere queste informazioni a terzi per guadagnarci.

QUANTO VALGONO I TUOI DATI?

Adesso la palla passa agli utenti:

  • Vale la pena pagare per proteggere i propri dati, le proprie preferenze sui social?
  • Gli utenti saranno disposti a pagare una cifra simbolica (i loro dati in realtà valgono molto di più del canone richiesto) per non avere pubblicità mirata e quindi profilazione?
  • Fino a che cifra saranno disposti a pagare per non essere profilati sui social?
  • Pagheranno su ogni social che lo chiederà o sceglieranno di farlo solo su alcune?

Per gli utenti è così importante nascondere le proprie preferenze, fino al punto di pagare per non divulgarle a multinazionali che le useranno per fare pubblicità ai propri prodotti e/o svilupparne di nuovi sulla base di queste statistiche?

Preferisci Buger King a McDonalds, usi solo lo shampoo o anche il balsamo, ti piace la piada col prosciutto? Devi comprare un televisore? Ci saranno anche elucubrazioni più complottiste, per carità, ma tutto si riduce sempre e solo ad una cosa: marketing e fatturati, spostare l’attenzione o la preferenza degli utenti su un prodotto piuttosto che l’altro.

Scopriremo i risultati di questa manovra solo tra qualche tempo. Chi vivrà…

UN’ULTIMA COSA…

PER FAVORE… Smettila di condividere su Facebook i messaggi in bacheca tipo: “lo hanno detto in TV, Facebook potrà prendere le tue foto e fare quello che vuole ma io non voglio…” e bla bla bla…

Porta i tuoi BLA BLA da un BlaBlaOlogo! (Cit. Dr. Cox – Scrubs)

Ti prego… per favore… basta!!! Lo so che nella tua testa non fai male a nessuno, ma stai contribuendo a fare disinformazione, e dato che l’analfabetismo funzionale in Italia (purtroppo) galoppa, evitiamo di condividere cose assurde e senza alcun fondamento, dimostrando di essere a livello dell’Australopiteco medio. Piuttosto iniziamo a tenere comportamenti virtuosi anche nelle piccole cose; potresti essere d’esempio per qualcun altro.

Prima di condividere: leggi, documentati, informati, cerca di capire. Lo so, costa fatica e tempo, ma ne va della tua intelligenza, di quella degli altri… Non ultimo, eviti di farmi sanguinare gli occhi nel leggere certe cose. GRAZIE!

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